giovedì 7 giugno 2018

i polpastrelli che sovrastano
l'unghia, ognuna seghettata, scorzetta che sta sotto corteccia
disseta la dispersione di vita,
mangi anche me, mi sputi con rapido gioco 
tra incisivi e lingua
mi allontani;
stiamo così,
stiamo interendo
di schiena a dieci volte la velocità del tempo.

*

sei un pasto di pane e pioggia di sera di maggio.

1 commento:

  1. una volta un'amica punk animalista mi ha confessato che il suo obbiettivo alimentare ideale era mangiare carne senza comportare danno nell'animale. Le suggerii un vampirismo leggero, ma avendolo saputo le avrei parlato pure dell'onicofagia e di poesie fatte di carne e pioggia (comunque è prevista grandine ) https://www.youtube.com/watch?v=FkLTwX0duY4

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