All'inizio, la scrittura è spesso considerata uno strumento di potere magico e segreto; troviamo ancora oggi tracce di questo atteggiamento nell'etimologia di alcune parole, ad esempio "grammarye", grammatica, termine medio inglese, per erudizione libresca, che venne ad assumere il significato di scienza magica e occulta, emerso poi nell'inglese moderno attraverso una forma dialettale scozzese "glamor", che significa il potere di operare incantesimi. Una ragazza incantevole è in realtà una "ragazza grammaticale".
Walter J. Ong, Oralità e scrittura
Gira che ti rigira al principio c`e``sempre il verbo ( e l`Eco )
RispondiEliminasì
RispondiElimina