giovedì 28 ottobre 2021

 5

cento larve
hanno insegnato alle mie viscere a torcersi
cento settimane or sono
e adesso tu vieni con bacche
nei capelli
e aspetti il mio
applauso.

6

mi domando
perché
abbiamo dormito
insieme
quelle notti
e cosa abbiamo perduto.

9

Qui con il lago per divertirci
                              sarebbe splendido
se potessi trovare il modo di pagare l’affitto
quando torno in città
Qui con un ruscello e tutto quel jazz
                              penso a te
Che non ami me
                              che non amo te
E non è freddo bambino?
Così freddo che potremmo farci gelare la birra
Questo non è il posto per pensare alla birra.
                              Tutto verde.
10

Canzone alle 24

il tempo
ha mangiato la mia innocenza come un pistacchio
l’amore se n’è andato con la mia fiducia
o nobile primoamore
                               tutto verde limo
cosa hai fatto della mia risata
cosa hai fatto dei soldi che ti davo al venerdi
e dei buchi nelle mie scarpe?

12

Nel caso tu mi pianti ti pianto
subito, bambola
so a cosa stai giocando.
Nel caso tu mi pianti ho già pensato
che ci sono bocche più belle della tua
corpi più estasianti
posti più attraenti.
Nel caso tu mi pianti non mi sarà d’aiuto.

13

Ma bambino
se capiterai quassù
con quel
sorriso
fresco-di-campagne
e quelle mani
accidenti a te
non credere
che questa volta non ti chieda
dov’è il ballerino
con il quale
hai trascorsa
la settimana
in città.

Diane Di Prima, Poesie più o meno d’amore

6 commenti:

  1. Si, è il tuo Alter Ego. Piuttosto, ho letto che lei padroneggiava, tra gli altri idiomi, pure il sanscrito. Il tuo e un sanscrito di sopravvivenza, e magari ancora ti devi applicare, o ti destreggi alla grande? ( E la lingua dei territori onirici credo. Ultimamente io dei sogni comunque ricordo poco, praticamente solo che ho i baffi, forse in qualche vita precedente devo essere stato una triglia, e che indosso un borsalino )

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  2. no, non mi destreggio, neanche nei sogni, da un anno in qua pieni di fantasmiche dicevano di accompagnarmi perché non mi perdessi, invece di fatto rivivo di continuo la crudeltà delle cugine grandi che mi legavano una corda alla vita e giuravano che mi stavano portando a casa, e invece.

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  3. Forse quelle bastardine volevano innestare un programma di educazione siberiana nel nord est ( comunque, nonostante i loro sforzi feroci, sei cresciuta con un cuore d'oro. Anche se immagino sappia pure tirare fuori gli artigli quando serve. O perlomeno mi piace pensare così )

    https://youtu.be/Bhk7cjjLVXI

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  4. “Un uomo non può possedere più di quanto il suo cuore possa amare” da Educazione Siberiana di Nicolai Lilin (ora dovrò leggerlo)

    comunque hai ragione: il programma è sempre stato quello

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  5. 😎🤣 in realtà l'obbiettivo del mio commento non era quello di spingerti a leggere quel libro. Nemmeno io l'ho mai fatto, anzi mi sono lasciato condizionare da una recensione che diceva quanto fosse artificiosa quella prosa. Pero ci stava bene il titolo in questo contesto

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  6. hai ragione, sono andato a spulciare notizie su quel libro, non credo possa scoprire di più di quel che ho letto qua e là in rete

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