gli altri giorni
furono di parole che arrivavanoda stanze numerate
confutavo e risparmiavo il respiro
mi sistemavo i piedi in parallelo
alle braccia dicevo
non c'è vero lavoro
è fuori perno la vostra giostra
avete fermato il mondo
e vi è rimasta la posa
alzavo poco gli occhi
c'erano scie di stelle
tempeste magnetiche
raccolte nel giallo dei fiori, a crocchi.
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