se vivessi qui
ti parlerei ancora come parlo ora
per voce di casa
dall'altalena della gabbia
increspata, consumata dai vezzeggiativi
e di quasi tutto ti racconterei
che è un maggio di cancelli
di cinguettii materni
di un cocciuto via vai dai nidi
di secondini puntuali
di piccolissime chiavi
e
che è quasi invisibile la notte
che quasi posso fare a meno degli occhi,
- e di me;
non so che penseresti
sono braccata e sfinita
forse mi girerei di scatto
e perdendo la molla, sgranchita dal fianco l'ala,
ti chiederei
se sai nulla di questa battuta di caccia.
d'emblée
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