sabato 14 dicembre 2019

Talvolta mi assale d’improvviso una sensazione
estremamente gradevole, eccitante: qui non
può trovarmi nessuno. Quasi fossi una talpa
che si rintana sotto terra. Lo spazio si chiude
sopra di me, di colpo sono sola al mondo
e mi sento terribilmente libera e sollevata.
A volte è un caffè dei sobborghi, squallido,
con una tappezzeria di velluto rosso e la
musica di cattivi violini; a volte un viottolo
in un parco, una panchina ad un angolo di
fronte a un cestino dei rifiuti e, attraverso il
fogliame, la vista di qualche tetto di fabbrica
e di una stazione d’una sporcizia senza pretese,
illuminata dal sole; a volte è il tram nella sua
folle corsa da un capolinea all’altro; a volte
la stanza di un amico dove uno può sedersi
in un canto e rimanere in silenzio.

Milena Jesenská

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