giovedì 1 agosto 2019


per quest'ultima sera di cena
mangiamo un po' scotto
i piedi neri, le domande sui giorni che abbrevi,
agosto sarà insufficiente a contarti gli occhi
ci vorrebbero dei sassi, che facessi rumore, che si rompessero i vetri
che mi interrompessi il sonno con i tuoi film vecchi
con i cieli incorrotti;
agosto, girasole lento, sarà il monte più alto, il fiume più largo,
un quaderno elementare infinito
una geografia verticale al posto del mondo,
l'amore che prende tanto posto
che quasi non respiro.

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