lasciamo stare le parole
non smussate
da risacca pietosa, infinita e monocorde e pazientissima levigatura
diciamo
arole, grottine calde dove si cuoce il pane
diciamo ole, ondate delicate
sincrone
con chi è nel suo silenzio
e lasciamoci piegare
dal vento di marzo.
https://m.youtube.com/watch?v=v1pZgrk_WCw
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