domenica 18 marzo 2018



Io vado sotto le nubi, tra ciliegi

così leggeri che già sono quasi assenti.
Che cosa non è quasi assente tranne me,
da così poco morta, fiamma libera?


Cristina Campo da La tigre assenza



come sfiorando la porta
col braccio che apre la casa
la sento gridare
ridurre a morte il suo unico coabitante
saltellare palla sottile
o capra
brandire fulmini
giove che giova dell'acuto
vocale
apparire arroventata
da una stanza all'altra
bucare porta su porta
anche sul mio zerbino potrebbe
zompare la vicina diabolica
incenerirmi
o rendermi sacco umano
vuoto come il marito
assente da questo mondo
una vigliaccheria o nascondimento perenne
mi rende gemella
a chi spera immobile
le mani intrecciate tra le gambe
che tutto finisca.




*

sforzi di fiori per la gara della primavera
preparativi di pianti qui e là
disuniti
dolcissimi
solissimi
e contegni, steli pieni, verdissimi
pompati di acque invernali
stagionate
pallori sotto gli occhi
girando tra gli orti.

*

patochi

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