lunedì 19 marzo 2018

padre, che colpa ha la casa? 
ho io la colpa indossata come camiociola
da neonata?
quando finirai di piangere?
ho riempito ogni catino, tazza, vaso,
ho sturato il lavandino
e ancora sei incollata al vetro
della credenza, i segni dei motivi bianchi dentro la ruga
più lunga
il cappello ancora in testa e per tutta la sera
la lettera che sostieni e non riesci a stracciare
né a posare
padre mi vedi ancora aprire e chiudere le mani
come le stelle marine
le medusine rosa
come fu il piangere allora?
perché la casa ti soffoca e mi impicca
c'è ancora il mio occhio nel soffitto
e il ghiaccio dentro il cielo
la fulminea tempesta
che ti porta fuori nel buco della notte?
I fiori li mangia interi
ha mira e volontà il gelo
è pronto da sempre a smarcami 
su una gioia
canzonarla
farla sparire ancora
e ancora,
padre
la gioia è la casa o cosa?

Nessun commento:

Posta un commento