mercoledì 7 febbraio 2018

da quando sono qui il tuo occhio
è cresciuto come un nespolo
rovo che muta più di un cielo
lo guardo e lo cerchio, distale di palpebra
nell'evanescenza della foto su carta,
da qui e da là osservata
mia salvavista
mia rosa che cresce in casa;
nel tempo che lampeggio
nell'incrocio tra giorno e giorno
cresce il frutto
che addento con morsi al risparmio
nel posticipare un paradiso
un giardino terrestre
inalienabile,
così fino alla schiusa dell'ora buona
a colloquio coi merli indaffarati
su come conservarti
in questa affamata stagione
fino ai tuoi nuovi annunci, i respiri bianchi.

1 commento:

  1. nelle sabbie mobili del tempo

    https://www.youtube.com/watch?v=f8GNxVHFHhw

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