domenica 26 marzo 2017

sono l'amore e ho tutte le parole più comuni
bellezza, gioia, strazio dell'attesa, caldo nido di corpo
due nidi, anzi, a scambio,
una volta amo io materna, l'altra ami tu il paterno perfetto,
sono l'amore
e faccio ogni follia e non temo che un sorriso intenerito
sono senza ragione
senza religione
che non abbia un uomo messianico al centro
sono l'amore
e ho tre anni
invento un linguaggio solo per due
la voce si assottiglia e una lallazione mi prende alla tua vista
posso trattare l'amore mio come un neonato
e a mia volta essere un essere che ha appena incontrato il mondo
tutto occhi e sensi da altoforno
sono l'amore e sono tutto bruciacchiato
dove mi hai baciato
sono insonne e pacifico
ipercinetico e faccio per finta
per quanto voglio
il morto
sono l'amore e mi trovi bella
non se mi mostro al meglio
ma persino, come diceva il poeta,
se mi scopri che mi metto le dita nel naso
e se mi accorgo che sei indeciso
ancor più ti tengo vicino, caracollando con te,
diventando agente di scorta
e luminare del tuo pezzo che sta male
sono l'amore
e bevo l'amaro e dolce calice
che mi porgi
e con te faccio lo stesso
ci togliamo la sete e ci assetiamo
ci odiamo come nessuno è stato odiato
rossi fino alle orecchie, scimmio e scimmia,
e ci divertiamo come scolari alla ricreazione
tutto in pochi minuti di corse spezzaginocchia
sono l'amore
e sono la calma e l'isteria
non mi serve niente e ti comprerei di tutto
vado in ogni luogo splendido senza biglietto
ho il lasciapassare per il te, paradiso,
eden col peccato già pronto ad essere masticato
sono l'amore
e sono la bibbia di me stessa
e tu il vangelo
e siamo santissimi, fluorescenti, buoni per l'ex voto
sono l'esorcista dei tuoi mostri
e la fatima che possiede il quarto e il quinto segreto
sono l'illusionista
e la donna che sorride
trafitta sul palco dalla spada
muovo i piedi senza sentirli
sposto le cose a nostro piacimento
solo con lo sguardo
la foglia diventa un cappello
il picciolo un anello
sono l'amore e la cornacchia è di buon auspicio
sono la civetta che mi strizza divertita l'occhio
sono antichissima e ho ricordi di corte
sei il re e io la consorte
ci vestiamo l'un l'altro come vogliamo
improvvisamente non sappiamo infilarci un calzino
se non siamo ad un palmo di naso
ai baci diamo sapori di volta in volta
di mughetto
di arrosto saporito
di vino denso e prezioso
naturalmente siamo il miglior pasto mai fatto
e siamo sempre il fulmine a ciel sereno
e dello stesso azzurro del mappamondo
siamo l'amore e siamo il ghiaccio secco
la grandine che ci martella la testa
un rumore grandioso, da città in parata per la festa del patrono
e un silenzio immenso, ci appropriamo di quello dell'universo
siamo sempre a un passo dall'infinito
e siamo la grammatica e la sintassi
l'accento circonflesso, l'aggettivo assoluto, il pronome che ci diamo,
il periodo perfetto
il condizionale declinato in speranza senza sosta
che prosegue per un intero secolo
sono l'amore, siamo l'amore
e abbiamo trovato la formula dell'oro
ed ora non sappiamo che farcene, tu sei da qualche parte
ed io setaccio per un sasso ramato il mio fosso.




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