sabato 16 novembre 2019

vi ho scritti sulla tovaglia
per ogni posto ho orlato corollari di nomi
accentato le voci
punteggiato la sera
seguendo il fragile chiarore

del vostro germoglio sul soglio,
e per ogni giorno che mi spezza lo sterno
nel controvento del cuore
vorrei avere braccia da volo
sgombrare dal silenzio il petto
sentirvi zampettare ancora sul tavolo
acrobatici e cari
su cieli di Chagall,
finché lo spiritello
della pioggia che vi ha aggrottati
sotto il mio tetto
vi riporti tutti qui, colibrì,
nella casa che si regge su un fuscello.

Nessun commento:

Posta un commento