martedì 23 settembre 2025

 "con tutti gli occhi l'animale guarda l'aperto"

Rilke

sabato 20 settembre 2025

Ecco il mondo — se potessi lacerarlo se potessi lacerarmi.

Una voglia di gridare, di piangere, dentro di me un bambino singhiozza sulle mie ginocchia, la strada è lunga e dilaniata, e io non posso camminare ed io non posso cantare, una canzone come un sole una canzone che vorrebbe vivere, una canzone che apre l’occhio una canzone di grida e balbettii — una canzone così stupida, così stupida… Niente, dunque, zampillerà fino al bordo delle parole! ...una canzone in me, un singhiozzo, un singhiozzo di più nel mondo, che monta, che monta e che grida: ABBASTANZA — ABBASTANZA e non ancora ABBASTANZA! Non abbastanza della morte, e tuttavia, abbastanza della vita! Abbastanza di tutto, e non abbastanza di niente… — Vi dono la mia morte, che ve ne pare? la mia vita, che ne farete? che cos’è la mia vita? una canzone un singhiozzo un singhiozzo tanto piccolo nelle orecchie del mondo, un singhiozzo in una foresta di singhiozzi… Un singhiozzo — NON ABBASTANZA!!! Ecco il mondo — se potessi lacerarlo se potessi lacerarmi.ù

Ecco la mia firma: voglio che mi si risponda Ecco il mio grido: quale è l’orecchio che mi ascolta? Chi gira intorno a me?
Chi beve la mia vita dal mio bicchiere? Io voglio la mia parte di cose create e increate La mia parte di rumore umano La mia parte di solitudine. La mia parte di roccia. La mia parte di niente La mia parte di Dio.

Benjamin Fondane, da Le mal des fantômes,Préface en prose

traduzione di Alice Gonzi

 (...) Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,

e poi fatico per farle sembrare leggere.
Wisława Szymborska

venerdì 19 settembre 2025

domenica 14 settembre 2025

 Ben presto verranno a sapere

(tu forse dimenticando…)
la solitudine cos’è se disarma
in un sopore d’animule.
Ma saranno mai soli, sapranno
mai cos’è una passione?
Dondola a un vento il canale,
e tu che ringhi
andrò via, me ne andrò
− lo so: non ci credono.
Qui sepolto ti vedono, solo,
con l’arroganza d’averci creduto.


Ferruccio Benzoni

sabato 13 settembre 2025

 quando insieme tacciamo

lontani

la mano sullo spigolo del tavolo

senza sapere che farcene

di noi

verso sera

il giorno quasi andato

come le scarpe dello scorso inverno

allora sento

che la vita si è messa in attesa,

non siamo mai preparati

quando ci dice

domani arrivo

con una piccola esperienza di cielo,

questo possiamo tentare

un azzurro comune

mezzo lago asciutto nell'occhio

che piange da solo.





mercoledì 10 settembre 2025

Dal luogo in cui abbiamo ragione

i fiori non spunteranno mai
in primavera.
Il luogo in cui abbiamo ragione
è duro e a lungo calpestato
come un cortile.
Ma i dubbi e gli amori
rivoltano il mondo
come una talpa, un aratro.
E sentiremo un sussurro
dove la casa in rovina
un tempo sorgeva intatta.


Yehuda Amichai