Tra me e il mio amore si alzeranno
trecento notti come trecento muri
e una magia sarà fra noi e il mare.
Non resteranno che ricordi.
O sere che il dolore ha meritato,
notti senza speranza di guardarti,
campi del mio vagare, firmamento
che mentre ammiro perdo (...)
Jorge Luis Borges
Deve essere da queste parti che ha scritto pure che "la malinconia è fervore consumato"
RispondiEliminasì
RispondiEliminaAnche Giacometti ( qui fotografato da Ugo Mulas ) doveva essersi perso in quegli anfratti, benché sublimasse certe suggestioni nelle arti figurative
RispondiEliminahttps://www.catalogoartemoderna.it/sites/default/files/styles/news_approfondimenti_mobile/public/2023-06/5._ugo_mulas_alberto_giacometti_xxxi_biennale_internazionale_d_arte_venezia_1962_c_eredi_ugo_mulas_courtesy_archivio_ugo_mulas_milano_gal.jpg.webp?itok=aiXyKImT
non sai quanto lo ami, la sua scultura ovvio, ma soprattutto la sua ricerca infinita
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