martedì 1 ottobre 2024

Ora viene a trovarmi

come si farebbe con un malato,

negli orari di visita stabiliti.

Per portare conforto a se stesso,

come in fondo a un mare

farebbero i colati a picco. Gli annegati.

Sbracciandosi tra i flutti, per dirmi

che appartiene al torpore dei fondali.

E viene a trovarmi di nascosto,

come non si farebbe con un amato.

Con scarpe chiodate e un bocciolo

serrato nel pugno. Come un pettirosso.

Vaticinio per le sue membra dorate, per dire

che appartengo alla solitudine delle vette.

O libro tibetano delle circostanze,

racchetta da neve su un altopiano fiorito

Ho compassione per le mie vite precedenti,

per quelle inesistenti.


Lorenzo Leporati da Il canto delle pescatrici

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