mercoledì 28 agosto 2024

come mi tremano ancora

le tue mani in copia doppia
polpa di mandorla
succo insprimibile, ti mastico in sogno
e di giorno non hai più forma
e come passa d'acqua il tuo bacio
in qualche mio deserto serale:
ti inchini appena
e il tempo scarta tra le nostre labbra
in mezzo si intromette un soffio
improvviso e breve
come poco prima della neve,
ma ci scuote e scuoce
questo agosto senza moto proprio
un cantiere fermo
tutto troppo nuovo per noi
tutto troppo vecchio per noi
da restare seduti posticci
davanti ad uno spettacolo
visto a spezzoni
evitando, per accordo,
il finale
e il suo nero ignoto codazzo
- sto nel bene ancora quel poco
poi mi alzo.

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