Dinanzi alle mie cose ti nascondo,
mio Signore, e ti voglio tanto bene.
Fosse lo strillonaggio il tuo mestiere,
io ti sarei d’aiuto nel gridare.
Se ti mettessi a lavorare i campi,
ti aiuterei anche allora, per ogni
necessità. Sarei guida sapiente
e buona ai tuoi cavalli, li amerei.
O piuttosto arerei sulla tua traccia,
anch’io la mano ferma sulla stiva:
starei attento, se il terreno è riarso
dal sale, per pigiar più forte il ferro.
Custodisci i germogli? Eccomi pronto
a scacciare metà delle cornacchie.
Mai, di nessuna delle tue fatiche
ti coglierebbe stanchezza, con me.
Se tu ridessi, anch’io sarei felice:
ti siederei accanto dopo cena,
tu ti faresti prestare la pipa,
un poco: io tutto ti direi, a lungo.
Attila József
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