gli altri giorni
furono di parole che arrivavanoda stanze numerate
confutavo e risparmiavo il respiro
mi sistemavo i piedi in parallelo
alle braccia dicevo
non c'è vero lavoro
è fuori perno la vostra giostra
avete fermato il mondo
e vi è rimasta la posa,
alzavo poco gli occhi
c'erano scie di stelle
tempeste magnetiche
raccolte nel giallo dei fiori, a crocchi.
Sublimi memorie ancestrali del Cilento?
RispondiEliminadove per altro non sono mai stata, quindi forse sì!
RispondiEliminaNon è implausibile, visto che secoli fa ci sono stato una settimana e ora non saprei nemmeno indicarlo sulla mappa. Probabilmente è la location dei nostri sogni più discreti
RispondiEliminadifatti mi guardo tutti i documentari e mi dico: ci andrò, ma ci andrò?
RispondiEliminaHo perso il libro delle risposte molto tempo fa, e il medico dei papaveri ancora non si vede ( ma penso di sì, sai )
RispondiEliminaè già qualcosa
RispondiElimina