giovedì 18 agosto 2022

 ci organizziamo tra incredule

in accordo sui vestiti trafugati

da lavanderie collegiali,

questo posto dove vivi

è governato da fantasmi pigri

che sognano di strisciare catene

e di serrarti i polsi,

eccoci nel purgatorio, madre,

ce le fanno pagare tutte

le nostre abitudini della casa confino

parlarci sul bordo del letto

poggiate all'alluminio sul retro

progettare i pani e le polente

dove affondare i denti

nelle domeniche traslucide

colonne di soldi ben spesi 

per tenere lombate

e le amare vellutate cioccolate,


la lingua della vita

ora si gira all'indietro

discorrere di niente nell'ora d'aria

consolarti da dietro

guardando il tuo collo magro

ruscello in secca di pianto

che non ti mostro

e che tu fingi estinto.

*

hai le mani fredde,

lo capisco,

il cuore non può

più raggiungerci dappertutto.




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