ora so che c'è un giorno
in cui tu parti di continuo;non sei morto, né un commesso all'antica,
guardi a lungo nel vuoto, dici,
da chissà quale precario posteggio
dove di tanto in tanto appoggi la testa;
quasi vedo le macchie d'olio, il tremolio del tuo cielo, le labbra mute che si muovono;
poi saluti con quel tono delle canzoni
quel vago fraseggio di chi non farà mai ritorno.
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