i tuoi braccianti sbracciati
incuranti dei graffi dei giovani ramiridevano tutto il giorno
specie verso sera
quando erano incitati a finire la fila
dei meli;
forse li liberavi da sanatori
con la notte facevano voli,
stregoni,
conoscevano i segreti e i coraggi
di vivere dei bestemmiatori
addentavano il frutto
con incisivi cariati e neri,
stranieri al paradiso
ma dio diventava miele
su quelle lingue macine
dure
libere di scorticare la pianura
dal cielo.
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