ti amo ancora
ma non mi pesa.
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per quanto cerchi negli scritti
esangui
non trovo niente di definitivo
sull'amore che avresti sentito
chissà in che punto
scheletrico,
ti porto lo stesso le ninfee
parole fragili
colore che galleggia
ancorato al lungo silenzio
che sta e sta
sotto la pioggia
che mai dilava.
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di buono c'è che non abbiamo visto
l'amore morto,
l'abbiamo ammazzato da lontano
assoldato un mercenario
aspettando su un balcone
su un treno
in un mattino di ghiaccio sporco
dalle parti di un giardinetto cittadino
la notizia
della coscienza ripulita
una stanza pressurizzata
senza la maniglia la finestra.
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forse la solitudine
è congenita
oppure l'abbiamo fatta noi
ed ora ci eredita.
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preferirei
è il verbo
che muovo sempre
e non avanza mai.
https://youtu.be/TMDvOhmLmg4
RispondiEliminadio i ricordi, grazie
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