sabato 21 marzo 2020

All’orecchio questa notte mi hai detto due parole
comuni. Due parole stanche
di essere dette. Parole
che da vecchie si son fatte nuove.
Due parole così dolci, che la luna che passava
filtrando tra i rami
nella mia bocca si è fermata. Due parole così dolci
che una formica mi cammina sul collo e resto immobile
non provo nemmeno a scacciarla.
Due parole così dolci
che senza volerlo esclamo: oh, che bella, la vita!
Così dolci e così mansuete
che oli profumati scorrono sul corpo.
Così dolci e così belle
che nervose, le mie dita,
si muovono verso il cielo imitando una forbice.
Vorrebbero le mie dita
tagliare stelle.

Alfonsina Storni

2 commenti:

  1. Al momento oltre che prendere appunti su sogni e allucinazioni ipnagogiche non resta molto altro da fare. E va bene così

    https://m.youtube.com/watch?v=MUYscHEKhXQ

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  2. prendere le previsioni della poesia, anzi, le divinazioni.

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