aestella
chi muore in giro ha le braccia aperte e le mani come le disegnerebbe Michelangelo se non si fosse dato a dipingere un universo intero e senza lasciare nulla al caso,
invece proprio la morte è casuale, capita e vi si resta. Come in nessuna situazione vivente, non c'è il secondo dopo in cui ogni tua parte è già un'altra, un'altra, un'altra.
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