Stig Dagerman, Bambino bruciato
giovedì 15 agosto 2019
La lettera di addio è sul tavolo, stracciata. Quando si spegne la lampada, i pezzetti continuano a brillare, e si continua anche a guardarsi negli occhi senza paura. Si riposa, calmi e coraggiosi, nel grembo del mondo. A poco a poco si è invasi da una calda certezza: Non era per morire che lo si è fatto, né per essere salvati, ma per raggiungere la pace. La pace con tutto quello che dentro di noi desidera la morte, la pace con tutto quello che fuori di noi vuole costringerci a vivere. Altrimenti non è accaduto niente, se non che si è perso un po' di sangue e si è un po' invecchiati. E si è imparato che per poter cominciare a vivere bisogna aver cominciato a morire.
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