si trasfondono
le nostre febbri.
Fuori, tremuli lunghi di stelle
e l’edera, con le sue palme protese,
a trattenere un luccicore mite.
Nella mia casa che riscalda,
tu mi parli delle grandi cose
che nessun altro sa.
Lontano,
una gran voce d’acqua
scroscia a parole incomprese
e forse a te benedice,
dolce sorella,
nel nome del mio amore e della tua tristezza,
a te,
ala bianca
della mia esistenza.
Antonia Pozzi
Nessun commento:
Posta un commento