martedì 22 maggio 2018

Questa è una storia che parla di nascita. Nessuno ricorda il momento in cui è nato. Il principio delle cose è sempre molto complesso. Una volta una scrittrice di fantascienza della costa atlantica sostenne di ricordare la propria nascita. Quando era bambina, aveva pensato che fosse aperta una porta che non lo era ed era corsa a tutta velocità contro una lastra di vetro. La versione bambina della scrittrice di fantascienza era rimasta sanguinante sul patio di cemento, non sapeva ancora che parte della sua coscia se n’era andata per sempre, come la coscia di Zeus, dove il dio del lampo aveva cucito suo figlio Dioniso per poi partorirlo. Nella bambina si ruppe qualcosa, qualcosa che aveva a che fare con l’esperienza e la memoria.

Catherynne M. Valente da Le visionarie, Not edizioni

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