martedì 1 maggio 2018

nessuno in casa ha gridato vendetta
nemmeno la casa
come le altre volte
ci liberammo delle piccole cose buone
una cernita d'erode, una scelta ponderata
ciò che serviva messo via per ultimo
nel mucchio tutto l'effetto
di un nastrino di battesimo
un giornalino, quel cappello vecchio
con le macchie del ciliegio
e i quaderni con la copertina
i libri elementari
il cinto del pollaio
la legna da fuoco
con la sua cenere per l'orto
e l'orto abbandonammo
finché le insalate impazzirono
e i pomodori avvizzirono seriamente
come volti dei santi protomartiri
le scale di legno rimasero appoggiate al buio
il buio conficcato nel naso
quando si volesse piangere
non ci sarebbe stato il posto
in cui fingere e credere di aggiustare un gradino
di finirla lì, dirsi non esco più o subito subito.

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