lunedì 7 maggio 2018

aestella,
si dice che incontriamo gli amori là dove non dovevamo andare, dove ci aveva preso la malavoglia che qualcuno raccoglie e si interroga su quella persona con un alone elettrico ma come di corto circuito, di filo scoperto che manda scintille e un vago odor di bruciato,
così gli amori sono una curiosità da sopire, una partenza eroica da una parte e dall'altra, due eroi che si mettono in testa l'uno di resistere ancora un poco e l'altro di farlo resistere per sempre,
si dice che gli amori si accorgano l'uno dell'altro, come se qualcuno ci battesse il dito sulla spalla, da dietro per dirci, alza gli occhi, guarda, ma hai visto? per il resto, pare, non avremmo pensato nulla di quella persona se non fossimo stati così riluttanti e un poco arrabbiati per la situazione o emotivamente paralizzati tanto da chiedere un miracolo, un prodigio che ci trasporti via da quel posto, dal treno ormai velocissimo, anche da una speciale rabbia contro noi stessi che non abbiamo fatto dell'altro, anzi, meglio, che non volevamo andare da nessuna parte e nessuno vedere, ma c'è quel dito che batte all'improvviso e che per qualche istante morderemo piuttosto, ma è un fastidio che almeno per un momento ci solleva dall'incandescenza, che blocca improvviso il guasto, ci ripara per qualche secondo, il tempo di alzare gli occhi negli occhi e non saper davvero più che fare.

1 commento:

  1. si, "la vita ci intralcia sempre, e la vita cerca sempre di coinvolgerci" (cfr mario puzo )

    https://www.youtube.com/watch?v=FdBGIjJ77qg

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