domenica 20 maggio 2018

A.
Ah, il tempo delle prove,
non ne verremo mai fuori,
non avremo un cortile,
un sottoscala, una cantina.
Non serve ritirarsi in convento,
bisogna patire il peso degli stracci
sui badili, le scenografie del pallore,
le camere vuote, bisogna ghignare
alla vista dei poeti chini sulle parole,
sulla metrica del respiro,
che si credono davvero io.
Tagliamo i punti alla cicatrice,
mentiamo alla buona fede,
bisogna stare qui, nel mentre.

(e i fantasmi che arrivano di notte)

nel mentre
.
si muore
a.
Non fare di tuo figlio l’erede,
non esporlo alla tortura,
che sappia la sua natura,
parliamo ora,
prima che si vada in scena:
non avrà altro regno se non questo,
il tiro a muro, la pelota,
il proscenio.

Vincenzo Frungillo

2 commenti:

  1. Sbattono piatti da-colazione nelle cucine del seminterrato.
    E lungo i marciapiedi che risuonano di passi
    Scorgo anime umide di donne di servizio
    Sbucare sconsolate dai cancelli che danno sulla strada.

    Ondate brune di nebbia levano contro di me
    Volti contorti dai fondo della strada,
    Strappano a una passante con la gonna inzaccherata
    Un vacuo sorriso che s'alza leggero nell'aria
    E lungo il filo dei tetti svanisce.

    Thomas Stearns Eliot
    Mattino alla finestra

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