ho delle cose che ti taccio
come un cane domestico
che spinge l'osso col naso
sotto un insospettabile cuscino
ho delle cose che mi convico
che non si vedano
come trascrivere orari
in cui non arriverà nessuno
ho delle scorte che sporgono
dai cassetti
che sono per te che non torni
che sono per te che non hai mai mangiato
ho anche delle invettive
che mi alleno a lanciare
delle urla che non muovono muscolo
conficcate in un alveolo
non sono tempestiva con la vita
mi educo da anni
a portarmi a casa gli affanni
e come il cane da appartamento
penso verrà il tempo
succulento
intanto la fanteria della parola
si stanca di me, oziosa
si siede per terra
ogni meta rimandata
un intero formicaio
mi attraversa la scarpa
hanno delle cose che sono loro
forse è stata l'ultima
a dirmi
con te, con te che ti sei solo attesa
facciamo un'altra volta.
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