giovedì 4 gennaio 2018


in realtà ti dico che erano lacrime dense
riposte per giorni,
ma avrei preso le tue scapole
e ti avrei portato nel valzer della stanza
mezzi giri di vita per ridere dei nostri piedi 
degli impacci
il collo finalmente libero;
e lo sguazzo timido volevo portarti
nel lago mattutino delle tue iridi
branco di pesciolini,
così spero di restare sul tuo pavimento
e in alcuni tuoi incroci
una sosta nota
dove insieme incappare
senza mai morire
nell'incidente dell'amore.

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