domenica 10 dicembre 2017

che chirurgia è questa
toccarti il cuore
finché trovo il punto che lo regola

affondarci le dita, vedere grandi
lucide e perlate
le fiumane del tuo petto,
diventare termometro,
ascendere come mercurio al tuo calore o persino scottarmi
se a fuoco ti vanno le sistole

mia nave a vapore,
che fisiognomica è questa,
osservare la tua faccia
dove è esposta alla luce, lo spicchio di costa,
zigomo dolce in bocca
e che geografia sarà
scoprire la tua risacca, che mi smangia

e dove svapori
o ti fondi in una cava, pepita o vena d'oro,
e dove sei malleabile

mia falda;
o che malattia di te abbia,
scoloro,
avvampo in cielo

come rondine
nel vento maestro, le braccia di taglio
il sonno come piano viene
se dici e ti assicuri
nel cortile dove torno
di aver detto guarisci
o guarirò, guarirò.

*

l'abbaglio

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