domenica 26 marzo 2017

E in tanta vanità di vanità
una spada: l'aurora.
Il corpo tuo è caverna della voce.
Nella notte, oltre le cieche feritoie.
Fortezza sordomuta sul fragore delle falci. 
Piangi, bambino, per te, per tutti.
Nascere è cadere nel corpo.
Marina Cvetaeva

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