giovedì 26 gennaio 2017

Ciò che illumina il mondo e lo rende sopportabile è la sensazione per noi abituale dei nostri legami con esso, e più particolarmente di ciò che ci unisce agli altri esseri. Le relazioni con loro ci aiutano sempre a continuare perché presuppongono sempre degli sviluppi, un avvenire – e anche perché viviamo come se il nostro solo compito fosse appunto di avere relazioni con gli altri. Ma il giorno in cui si diventa coscienti che non è questo il nostro solo compito, e soprattutto si comprende che soltanto la nostra volontà tiene questi esseri legati a noi – cessate di scrivere o di parlare, isolatevi, e li vedrete liquefarsi intorno a voi – che la maggior parte di loro ci volge in realtà le spalle non per malizia, ma per indifferenza, e che conservano sempre la possibilità di interessarsi a qualcos’altro, quando si pensa a tutto ciò che c’è di contingente, di casuale in quello che chiamiamo un amore o un’amicizia, allora il mondo ritorna alla sua notte e noi a quel gran freddo al quale per un momento ci aveva sottratti la tenerezza umana.

Albert Camus, Taccuini

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