Guardo, vicino all’acqua, l’acqua.
lievito
giovedì 27 marzo 2025
mercoledì 26 marzo 2025
Più vivo di così non sarai mai, te lo prometto.
sabato 22 marzo 2025
giovedì 20 marzo 2025
mercoledì 19 marzo 2025
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venerdì 14 marzo 2025
Come una cosa.
Come le cosedel mondo che rimangono
cose. Cose ignote
e sole. Silenziose.
Tu lo sapevi da sempre
che io non ero là
ma nel dolore
delle cose, delle cose
del mondo che rimangono
cose. Io non ero là,
perché il dolore
è nella pagina piena
di cose, di cose ignote
e sole. Silenziose.
Tu lo sapevi da sempre
che io ero il nome
delle cose, nella pagina
infinita e stretta
su di sé, come una cosa.
è molto, e certo dire
dove siamo
è nostro compito.
Oscurità e acque,
albe, ventre dell’inferno,
albero di prua, inseguimento.
E, vedi, il corpo,
il nostro corpo soltanto
può dire
bianco, tellina, lontano,
vento. Blues, inverno, ombra
delle cose, aldilà.
Ascolta,
bacio.
Antonio Santori
mercoledì 12 marzo 2025
Serro gli occhi sfatto,
lungo il campoi dorsi dei meli che amiamo
fratelli di spirito, sempre costole.
La terra è amor che morde,
infinita richiesta.
Torno alla tavola la sera,
mangiando già dormo.
Cedo come i rami
della mattina
per far vivere altro cadiamo.
La città resta vicina:
svuota qui uomini senza dialetto.
Chiedono dov’è la statale,
sento il loro pensiero
arricciarsi tra le labbra.
Mi vedono storia deforme.
Viviamo domeniche così diverse.
*
dall’argine
sembra che ognuno abbia ricchezza o pauracordialmente se chiedi che albero è questo
non ti viene risposto,
anche a passeggio ti senti strano
come dicessero: perché qui?
quindi le finestre sono grigie dalle sbarre
e le siepi davvero incredibili
e le sirene suonano per errore
che i vicini pure sanno come spegnerle.
Tanti cartelli attenti al cane
anche per i gatti.