mercoledì 15 ottobre 2025

 con il disastro dentro

ti dico
va tutto bene
puoi fare mille e un volo.

*

ti scrivo da qui
dove la pioggia invecchia
inutilmente,
da un lato della strada,
senza nessuno che metta fuori il secchio
per i tempi di magra.

domenica 12 ottobre 2025

io celebro il tuo passo di uccelletto, la tenera, la disperata

distrazione del capo, mentre mi stendo sopra la rovina,
faccio scudo al tempio
con questo corpo che non è più vita nella tua
vita, e tu vieni
e fai parte del silenzio, mentre quella si sporge dall’ombra,
la vedi?
come affiora dal nero della terra
il continuo, il sommerso nonnulla del dolore umano
e vorrebbe soltanto le tue mani, le braccia da lavoro che tu
apri
ancora, sotto uno spicchio fragile di sole, a consolare
una bambina di tanto tempo fa.

Maria Grazia Calandrone

lunedì 6 ottobre 2025

Tra il piacere e quel che resta del piacere il mio corpo sta come un posto dove si piange perché non c'è nessuno.


Pierluigi Cappello

 Gli oceani mi ricordano

la tua stanza verde.
Ci sono cose insopportabili.
Disprezzo, principi reali, questa piccola taglia

del morire.


Anne Carson



 Lars Tunbjörk

sabato 4 ottobre 2025

 Ti dirò un gran segreto

Tu sei il tempo
Il tempo è donna
Ha bisogno d’esser corteggiato
ha bisogno che ci si segga ai suoi piedi
il tempo come una veste da sciogliere
Il tempo come una chioma senza fine pettinata
Uno specchio che il respiro appanna e spanna
Il tempo sei tu che dormi nell’alba in cui mi sveglio
Sei tu come un coltello che trafigga la mia gola
Oh non posso dire questo tormento del tempo che non passa
Questo tormento del tempo imprigionato come il sangue nelle vene azzurre
Ben peggiore del desiderio interminabilmente insoddisfatto
Di questa sete dell’occhio quando cammini nella stanza
E io capisco che non si deve rompere l’incantesimo
Ben peggiore del sentirti estranea
Sfuggente
La testa altrove e il cuore già in un altro secolo
Mio Dio come pesano le parole
È proprio questo il punto
Amore mio oltre il piacere amore mio fuori di portata oggi fuori tiro
Tu che batti alla mia tempia orologio
Se tu non respiri sono io che soffoco
E sulla mia carne esita e si posa il tuo passo
Ti dirò un gran segreto
Ogni parola sulle mie labbra è una mendica
che chiede una miseria per le tue mani
una cosa che s’oscura sotto il tuo sguardo
Ed è perché io dico così spesso che ti amo
Colpa di un cristallo troppo chiaro di una frase che porteresti al collo
Non t’offendere per le mie parole banali.
È l’acqua pura che fa questo brusio spiacevole sul fuoco
Ti dirò un gran segreto
Io non so parlare del tempo che ti somiglia
Non so parlare di te fingo soltanto
Come quelli che da molto tempo sul marciapiede d’una stazione
Agitano la mano dopo che i treni sono partiti
E il polso cede sotto il peso nuovo delle lacrime
Ti dirò un gran segreto
Ho paura di te
Paura di quel che t’accompagna la sera verso le finestre
Dei gesti che fai delle parole che non si dicono
Ho paura del tempo rapido e lento ho paura di te
Ti dirò un gran segreto
Chiudi le porte
È più facile morire che amare
Per questo cerco di vivere
Amor mio

Louis Aragon, Ti dirò un gran segreto (a Elsa)

martedì 23 settembre 2025

 "con tutti gli occhi l'animale guarda l'aperto"

Rilke