mercoledì 3 dicembre 2025

Per me l'amore è un puro concetto dotato di un corpo inadeguato, che passando attraverso cavi sotterranei, linee telefoniche eccetera, riesce faticosamente a trovare il contatto. Una cosa terribilmente imperfetta. A volte ci sono errori di trasmissione. A volte non si conosce il numero. A volte ti chiamano, ma hanno sbagliato numero. Non c'è niente da fare.

Detto ciò, ci sono persone che riconoscono la mia «normalità» e ne sono attratte. Queste rare persone e io ci attiriamo a vicenda, come pianeti sospesi nel buio dell'universo, che una forza irresistibile avvicina l'uno all'altro, per poi allontanarli di nuovo. Mi cercano, creano un rapporto con me e un bel giorno se ne vanno. Possono essere amici, amanti, mogli. Anche nemici. Ma sempre, prima o poi, se ne vanno. Per stanchezza, disperazione, o perché le cose che avevano da dire si sono esaurite, come un rubinetto che non dà più acqua. Da me ci sono due porte, una per entrare e una per uscire. Rigorosamente divise. Dalla porta d'ingresso non si può uscire, e da quella d'uscita non si può entrare. Tutti seguono questa regola. Possono variare le modalità, ma tutti finiscono per andare via. C'è chi è andato via per sperimentare nuove possibilità, chi per risparmiare tempo. Qualcuno è morto. Fatto sta che non è rimasto nessuno. Tranne me, unico superstite. La loro assenza è sempre con me. Le loro parole, i loro respiri, i motivi canticchiati a bassa voce, aleggiano come polvere negli angoli di casa mia.

Haruki Murakami, Dance Dance Dance

sabato 29 novembre 2025

 [ Sono l'ultimo sulla tua strada, l'ultima primavera, l'ultima neve, l'ultima lotta per non morire.]

Nel mio dolore nulla è in movimento
Di quello che io stesso sono stato
Attendo nessuno verrà
Né di giorno né di notte né mai più
I miei occhi si sono separati dai tuoi occhi
Perdono fiducia perdono la luce
La mia bocca si è separata dalla tua bocca
La mia bocca si è separata dal piacere
E dal senso dell’amore e dal senso della vita
Le mie mani si sono separate della tue mani
Le mie mani lasciano sfuggire tutto
I miei piedi si sono separati dai tuoi piedi
Non avanzeranno più non ci sono più strade
Non conosceranno più né il peso né il riposo
Mi è concesso di veder finire la mia vita
Con la tua
La mia vita è in tuo potere
che ho creduto infinita
E l’avvenire la mia sola speranza è il mio sepolcro
Identico al tuo circondato da un mondo indifferente
Ero così vicino a te che ho freddo vicino agli altri.
Paul Éluard, Nel mio dolore

domenica 23 novembre 2025

 


Giovanna Ranaldi

sabato 22 novembre 2025

Mia fenomenale tristezza

minuta e gigantesca
scatti avanti e indietro
un filato, una seta di ragno
nei pomeriggi
che mi immobilizzi per niente
il solito pensiero fisso
ferma nel mio mirino
che cerco e che temo,
mia bianca tristezza
solo tu mi trattieni così bene
come un gelido amante
arrivi come la neve
come bambini in cortile
mi segno tutti i tuoi punti
e non vinco.

sabato 15 novembre 2025

tu che incantatore di insetti

prevedevi l'esigua prolificità dell'albero
o di un solo ramo
caro braccio, brindillo
che non troncavi
e di anno in anno
attendevi anche una sola mela
un occhio rosso spalancato e stanco
di vecchio che resta attaccato al suo picciolo
stremandosi nell'afa e nella gelata di pianura;
ogni tanto pare anche a me di precipitare
dopo tanto confondermi sul giorno
ammaccarmi e scartarmi dalla dura mano
non adeguata alla tua vivezza
ma anche così non ti abbandono,
anemometro
ti indicherò da che parte si respira
girerò su me stessa
nell'angolatura, cigolando ogni volta
che passa il tuo ricordo.

giovedì 6 novembre 2025


 


Dammi qualcosa che non muoia, Christian Bobin – Édouard Boubat

martedì 4 novembre 2025

 Il peggio è che non sopporto più l'impossibile.


Pier Paolo Di Mino