hai posato il mio biglietto
in piedi, su due lati equilibristiun separé
bianco
tra le foto di volti piccolissimi
bellissimi
nasini, puntini d'occhietti
esserini che lucidi con l'indice
come fossero preziosi nei loro castoni
e il giorno proietta un'ombra sul tavolino
di una poesiola naif
assurta subito a ricordo
a ninnolo
per la tua e la mia insonnia
che dimenticheremo - se dio vuole -
tra pagina pari e dispari del libro.
tra pagina pari e dispari del libro.
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