venerdì 11 gennaio 2019


ci salutiamo in un punto sempre diverso
nel parcheggio
davanti alla fabbrica
diventata merletto di telai infranti
serra per ortiche e fiori bianchi,
la punta delle tua dita è ogni volta più fredda
stringo quegli estremi come sassolini
lampioncini per prati
presto mi sfuggiranno tra le falangi
i nostri racconti
mai terminati
mai colmi
a riempirci la pancia nata vuota
l'anima nostra senz'amen.

a l. che mi manca, gennaio 2017

Nessun commento:

Posta un commento