Quando avevo diciassette anni e obbedivo totalmente ai più solleciti comandi del cuore, mi allontanai dai cammini della normalità e nello spazio di un istante rovinai ogni cosa che amavo, così profondamente amavo, e quando l’incorporea sostanza dell’amore si ritrasse nella paura e il mio stesso corpo finì segregato, fu difficile per gli altri credere che un’esistenza ancora così nuova potesse soffrire così irrevocabilmente.
Scott Spencer, Un amore senza fine
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