domenica 18 giugno 2017

Alfonso Gatto

2 commenti:

  1. note biografiche (mi torna in mente il Carda:


    ““sulla mia dote eccessiva il demone dei compensi fa di buon ora un obbiezione formidabile.
    In seguito non ho mai potuto compiere un atto che non fosse ostacolato da un immancabile contrarietà. All’innocenza ci sono dovuto arrivare. Mi sono sempre alzato da una disfatta. La mia
    fiducia di creatore stà nei molti e profondi errori che ho da riparare.
    La mia forza è quando mi ripiego. La mia massima musicalità quando mi giustifico. Non sono
    vittorioso che in certe fulminee ricapitolazioni. E dipende soltanto dai significati che sono capace d’inventare, dalle conseguenze che ho il coraggio di riconoscere, che la mia vita non sia un ammasso orrendo di combinazioni.
    Il segreto delle mie conoscenze è l’insoddisfazione. Di ogni cosa vedo l’ombra in cui culmina. Affermo il limite, principio dalla negazione : la realtà è l’eterno sottinteso. Gli uomini che tengono un poco alla mia compagnia bisogna che si preparino a lasciarsi annullare. Io divoro i fatti. La mia lirica ( attenti alle pause e alle distanze) non suppone che sintesi.
    Luce senza colore, esistenze senza attributo, inni senza interiezione, impassibilità e lontananza, ordini e non figure, ecco quello che vi posso dare.”

    VIncenzo Cardarelli

    http://www.portaleletterario.net/archivi/immagini/2016/C/cardarelli-1.jpg

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  2. ecco, poi in fondo ci piace identificarci nei grandi davvero grandi, specialmente se il confronto non regge: l'identificazione è più agevole.
    grazie di questo brano, molto molto.

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