domenica 14 maggio 2017

sei mangiabile, amore?
sei liquido, solido, gassoso?
come ti gusterei non lo so più
le papille come pratoline
si chiudono 
a fine giorno, sanno molto sul digiunare la luce
obbediscono all'ultravioletto:
sei cosa naturale?
l'appetito vien mangiandoti
l'amarti vien amandoti.

*

sillabe torrentizie
la sera
e un giardino catino
dove raccolsi tutta la pioggia
dell'anno
serbatoio di un'animuccia
che sta dove la metti
a casa, a cuccia,
gronda di se stessa.

*

sapeva di qualcosa cotto in casa
di rimpicciolito dal fuoco,
sul volto quei girini
codini che sbucavano dagli occhi
e mani appoggiate
per la sua olimpiade
unica in gara
ammessa
e non aveva ancora le tibie
;
chi misurerà questi salti
da una città all'altra
chi metterà le puntine
sulla sua cartina 
chi fisserà il punto
strategico
che strega e impaura.

*

Tredici anni fa mi somigliavi
anche tu allora cercavi di capire
gli incastri
tra uomo e uomo
e uomo e treno
ad esempio
o come si ammucchi
la schiuma del mare
il cordame che assicura
la cupola perfetta del cielo
e gli angeli già meno eterei
che gettano via tutto,
anche tu allora ti sforzavi,
spingevi e partorivi
ali troppo piccole
ti preparavi come potevi
per partire da una miriade di paradisi.


*



4 commenti:

  1. Wow (dentro il corpo della musa o sulle ali degli angeli)

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  2. grazie del wow, diamonds, eh, ma io so che le debbo prendere a martellate per dirmi non wow ma almeno, ochei, così forse può bastare :)

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  3. Sta per caso dicendo mr harvey che sono un farfallone? ( lo sai che in guisa di critico letterario, se mi esprimo non faccio sconti a nessuno. E non avevo neppure ancora ascoltato l`audio! Era wow. Bene, ora vado a pigliarmi un cardiotonico)

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  4. un cynar! (altroché un lucano)
    grazie per avermi chiamata per nome.

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