venerdì 21 aprile 2017

a proposito degli iris
che hai raccolto
lungo la rete di casa
non mi ero accorta di averli mai visti
come mi pareva di vedere te e la casa sorti 
in quell'istante
e mentre li raggruppavi nella mano
non pensavo
e non pensavo a nulla
ma vivevo con te che ammucchiavi i fiori
col tuo modo di fare
veloce
effettivo
tenendo per sé ogni dire,
l'odore di fresco, i pini con specie di bambini
verdini
sulle punte
le finestre che abbiamo chiuso
alterne
forse l'ultimo affacciarci
e solo tu potevi gettar lì 
l'unica cosa da dirsi
nella stanza senza fantasmi
incredule
perse:
non posso crederci,
era poco prima che mi scappassi
di schiena
come una straniera
che lavora per un'altra famiglia
;
ho aspettato l'autobus col sole in faccia
ed ero nell'acqua
ed ero sulla tua credenza
con una lisca in gola,
e questo è tutto ciò che ci ricorda.

*

sto lasciando affondare
l'amore
sasso o pesce,
finché resto limpida
lo posso guardare
fermarsi o scappare.


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